Matera, la città dei sassi - Diario di viaggio
Siamo a Matera, dove la zona dei Sassi costituisce quello che a mio avviso può essere considerato uno dei panorami più suggestivi d'Italia.
Dai numerosi belvedere che incontrate per la città potete ammirare un panorama surreale!
Il particolare chiaroscuro creato dai raggi del sole che si infrangono sui sassi bianchi produce un effetto di appiattimento dei piani prospettici e tutta la città sembra un articolato presepe a portata di mano.
La pietra naturale e quella forgiata dalle mani dell'uomo si fondono in ogni scorcio e il bianco della pietra si stacca dall'azzurro del cielo con una violenza disarmante.
Nella cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio, su un impianto romanico di grande pregio, si impone un barocco quasi eccessivo, in aperto contrasto con quelle vecchie abitazioni dei Sassi in cui non è ancora arrivata l'ultima ondata di ristrutturazioni in vista del 2019.
Dall'altro lato della vallata una meravigliosa zona naturalistica e archeologica fa da contraltare ed è come se gli strati della storia si incastrassero mostrandosi contemporaneamente e nascondendosi gli uni dietro agli altri prima che la città decida di spingere sull'acceleratore delle prospettive future.
Matera nuova e Matera vecchia: un passo dentro e un passo fuori dai Sassi.
In primo piano lo stesso bianco rivestito d'oro dai raggi del sole e sullo sfondo lo stesso cielo dal Paleolitico fino al 2019.
Pietra nelle case, pietra nelle cose e pietra dentro e fuori. I Sassi di Matera sono l'anima di una storia antica che rivive in ogni forma che possono prendere: nelle testimonianze di un'epoca lontana e quasi sconosciuta come nelle abili mani di uno scultore contemporaneo.
A Matera abbiamo visitato due Auditorium. Il primo è Casa Cava, antica cava di pietra situata nel cuore del centro storico; di recente è stata ristrutturata per accogliere un bellissimo palco di vetro incastonato nella roccia.
Il secondo Auditorium è Cava del Sole, anche esso sorto in una vecchia cava, situata fuori dalla città e ben più grande della prima.
A Casa Cava abbiamo potuto ammirare la sorprendente commistione tra natura e tecnologia mentre siamo andati a Cava del Sole per assistere al concerto di Ezio Bosso.
Alla meravigliosa interpretazione del maestro si è aggiunta una luna quasi piena che durante l'esecuzione del primo pezzo è spuntata da dietro le quinte rendendo unica la cornice del palco.
Dai numerosi belvedere che incontrate per la città potete ammirare un panorama surreale!
Il particolare chiaroscuro creato dai raggi del sole che si infrangono sui sassi bianchi produce un effetto di appiattimento dei piani prospettici e tutta la città sembra un articolato presepe a portata di mano.
La pietra naturale e quella forgiata dalle mani dell'uomo si fondono in ogni scorcio e il bianco della pietra si stacca dall'azzurro del cielo con una violenza disarmante.
Nella cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio, su un impianto romanico di grande pregio, si impone un barocco quasi eccessivo, in aperto contrasto con quelle vecchie abitazioni dei Sassi in cui non è ancora arrivata l'ultima ondata di ristrutturazioni in vista del 2019.
Dall'altro lato della vallata una meravigliosa zona naturalistica e archeologica fa da contraltare ed è come se gli strati della storia si incastrassero mostrandosi contemporaneamente e nascondendosi gli uni dietro agli altri prima che la città decida di spingere sull'acceleratore delle prospettive future.
Matera nuova e Matera vecchia: un passo dentro e un passo fuori dai Sassi.
In primo piano lo stesso bianco rivestito d'oro dai raggi del sole e sullo sfondo lo stesso cielo dal Paleolitico fino al 2019.
Pietra nelle case, pietra nelle cose e pietra dentro e fuori. I Sassi di Matera sono l'anima di una storia antica che rivive in ogni forma che possono prendere: nelle testimonianze di un'epoca lontana e quasi sconosciuta come nelle abili mani di uno scultore contemporaneo.
A Matera abbiamo visitato due Auditorium. Il primo è Casa Cava, antica cava di pietra situata nel cuore del centro storico; di recente è stata ristrutturata per accogliere un bellissimo palco di vetro incastonato nella roccia.
Il secondo Auditorium è Cava del Sole, anche esso sorto in una vecchia cava, situata fuori dalla città e ben più grande della prima.
A Casa Cava abbiamo potuto ammirare la sorprendente commistione tra natura e tecnologia mentre siamo andati a Cava del Sole per assistere al concerto di Ezio Bosso.
Alla meravigliosa interpretazione del maestro si è aggiunta una luna quasi piena che durante l'esecuzione del primo pezzo è spuntata da dietro le quinte rendendo unica la cornice del palco.
Commenti
Posta un commento